Domanda
Ho 37 anni. Da 2 mesi assumo 1/4 dostinex per iperprolattinemia (64 su rif.1,7-27). Il ciclo è tornato regolare ma il ginecologo ha detto di continuare la cura. Quali possono essere le controindicazioni per l’assunzione protratta di tale farmaco? Ho fatto la risonanza magnetica per event. adenoma ma è risultato negativo. La prolattina alta può essere considerato un marcatore tumorale?
Grazie. Daniela mb
daniela mb
Risposta
Che c’entra col cancro del colon? comunque le allego la parte dedicata all’uso dei farmaci del ministero della salute italiano per l’attività della cabergolina (nome scientifico del dostinex).
6.7.1 bromocriptina e altri stimolanti del recettore della dopamina
la bromocriptina è uno stimolante dei recettori della dopamina nel cervello; inibisce anche il rilascio della prolattina da parte dell’ipofisi. la bromocriptina è usata anche per il trattamento della galattorrea, delle malattie cicliche benigne della mammella e per il trattamento dei prolattinomi (riducendo la concentrazione di prolattina nel plasma e le dimensioni del tumore). la bromocriptina inibisce anche il rilascio dell’ormone della crescita e, a volte, viene usata nell’acromegalia; tuttavia, gli analoghi della somatostatina, come l’octreotide (sezione 8.3.4.3), sono più efficaci.
la cabergolina ha azione e impiego simili a quelli della bromocriptina, ma la sua durata d’azione è più lunga. i suoi effetti collaterali sembrano differire da quelli della bromocriptina, il che significa che i pazienti intolleranti a quest’ultima possono essere in grado di tollerare la cabergolina (e viceversa).
la quinagolide ha azione e impiego simili a quelli della bromocriptina, ma i suoi effetti collaterali sono leggermente diversi.
consigli del committee on safety of medicines
i derivati della segale cornuta agonisti dei recettori della dopamina, bromocriptina, cabergolina, lisuride e pergolide, sono stati associati a reazioni fibrotiche polmonari, retroperitoneali e pericardiche. il committee on safety of medicines consiglia, prima di iniziare un trattamento con questi farmaci, di misurare la ves, l’azotemia e gli elettroliti plasmatici e di eseguire una radiografia del torace. se si prospetta un trattamento a lungo termine può essere utile un test di funzionalità polmonare. controllare i pazienti per la possibile insorgenza di disturbi fibrotici progressivi.
inibizione della lattazione sebbene la bromocriptina e la cabergolina siano autorizzati per inibire la lattazione, essi non sono raccomandati per l’inibizione di routine (o per alleviare i sintomi dei dolori post parto e della congestione mammaria) che possono essere trattati in modo adeguato con semplici analgesici e supporti mammari. la quinagolide non è registrata per l’inibizione della lattazione.
> bromocriptina
indicazioni: sezione 6.7.1 e posologia; parkinsonismo (sezione 4.9.1).
avvertenze: parere dello specialista – controllare l’ingrandimento dell’ipofisi, soprattutto durante la gravidanza, controlli ginecologici annuali (dopo la menopausa, ogni 6 mesi), controllare la comparsa di ulcere peptiche nei pazienti acromegalici; se necessario, consigliare i contraccettivi (i contraccettivi orali possono aumentare la concentrazione di prolattina); seguire con prudenza i pazienti con anamnesi di gravi disturbi mentali (in particolare disturbi psicotici) o affetti da disturbi cardiovascolari o dalla sindrome di raynaud; eseguire un controllo per la fibrosi retroperitoneale ( sopra consigli del committee on safety of medicines); porfiria (sezione 9.8.2).
reazioni ipotensive le reazioni ipotensive possono arrecare fastidi ad alcuni pazienti durante i primi giorni di trattamento, tanto da rendere necessaria una particolare cautela quando si è alla guida o si utilizzano macchinari; l’alcol può ridurre la tolleranza al farmaco.
interazioni: appendice 1 (bromocriptina e cabergolina).
controindicazioni: ipersensibilità alla bromocriptina e ad altri alcaloidi della segale cornuta; tossiemia gravidica e ipertensione post parto o in puerperio ( anche note seguenti); raccomandare alle donne di non allattare, se non si riesce a prevenire la lattazione.
post parto o puerperio non dovrebbe essere usato nel periodo post parto o nel puerperio nelle donne con pressione arteriosa alta, coronaropatie o sintomi di (o storia di) gravi disturbi mentali; controllare in modo attento la pressione arteriosa (soprattutto durante i primi giorni) nelle donne dopo il parto. sono stati riportati molto di rado casi di ipertensione, infarto del miocardio, convulsioni o colpi apoplettici (entrambi a volte preceduti da forte emicrania) e disturbi mentali nelle donne in periodo post parto a cui sia stata somministrata bromocriptina per l’inibizione della lattazione – porre cautela in presenza di terapia antipertensiva ed evitare altri alcaloidi della segale cornuta. interrompere subito in caso di ipertensione, cefalea incessante o manifestazioni di intossicazione del sistema nervoso centrale.
effetti indesiderati: nausea, vomito, stitichezza, cefalea, vertigini, ipotensione posturale, sonnolenza, vasospasmo delle dita di mani e piedi, soprattutto in pazienti affetti dalla sindrome di raynaud; ad alti dosaggi, stato confusionale, eccitazione psicomotoria, allucinazioni, discinesia, secchezza delle fauci, crampi delle gambe, versamento pleurico (può determinare la sospensione del trattamento) fibrosi retroperitoneale (necessario un controllo) sopra consigli del committee on safety of medicines.
posologia: prevenzione o inibizione della lattazione (ma sezione 6.7.1 e controindicazioni) 2,5 mg al giorno 1 (prevenzione) o per 2-3 giorni (inibizione); in seguito 2,5 mg 2 volte al giorno per 14 giorni. ipogonadismo, galattorrea, sterilità, all’inizio 1-1,25 mg al giorno prima del sonno notturno, da aumentare gradualmente; dose abituale 7,5 mg al giorno in dosi frazionate da aumentare, se necessario, fino a un massimo di 30 mg al giorno; dose abituale in caso di infertilità senza iperprolattinemia, 2,5 mg 2 volte al giorno.
patologie cicliche benigne della mammella e disturbi mestruali ciclici (soprattutto dolore al seno), 1-1,25 mg prima di coricarsi, da aumentare in modo graduale; dose abituale 2,5 mg 2 volte al giorno.
acromegalia, all’inizio 1-1,25 mg prima di coricarsi, da aumentare in modo graduale a 5 mg ogni 6 ore.
prolattinoma, all’inizio 1-1,25 mg prima di coricarsi; da aumentare in modo graduale a 5 mg ogni 6 ore (in alcuni casi i pazienti possono richiedere fino a 30 mg al giorno).
bambini: sotto i 15 anni, uso sconsigliato.
prodotti
bromocriptina dorom (dorom)
g/g descrizione principio attivo prezzo ricetta classe ssn
g 30 compresse 2,5 mg bromocriptina mesilato (fu) € 6,73 rr a
parlodel (novartis farma)
g/g descrizione principio attivo prezzo ricetta classe ssn
g 30 compresse 2,5 mg bromocriptina mesilato (fu) € 7,92 rr a
> cabergolina
indicazioni: sezione 6.7.1 e posologia.
avvertenze: bromocriptina; ulcera peptica, sanguinamento gastrointestinale; insufficienza epatica grave; fibrosi polmonare ( sopra consigli del committee on safety of medicines); test mensili di gravidanza durante il periodo di amenorea; prescrivere contraccettivi non ormonali se non si desidera una gravidanza ( anche controindicazioni).
reazioni ipotensive le reazioni ipotensive possono arrecare fastidi ad alcuni pazienti durante i primi giorni di trattamento, tanto da rendere necessaria una particolare cautela quando si è alla guida o si utilizzano macchinari; l’alcol può ridurre la tollerabilità al farmaco.
interazioni: appendice 1 (bromocriptina e cabergolina).
controindicazioni: bromocriptina; escludere la possibilità di gravidanza prima di iniziare il trattamento ed evitarla fino ad almeno 1 mese dopo un trattamento riuscito (i cicli ovulatori continuano per 6 mesi) – interrompere nel caso di gravidanza intervenuta durante il trattamento (consultare uno specialista).
effetti indesiderati: bromocriptina (ma gli effetti collaterali possono differire sezione 6.7.1); dispepsia, dolori epigastrici e addominali, dolori mammari, palpitazioni, angina, epistassi, edema periferico, emianopsia, astenia, eritromelalgia, vampate, depressione.
posologia: prevenzione della lattazione ( sezione 6.7.1), durante il primo giorno post parto, 1 mg in dose singola; soppressione della lattazione (tuttavia sezione 6.7.1) 250 µg ogni 12 ore per 2 giorni.
disturbi iperprolattinemici, 500 µg la settimana (in dose singola o suddivisa in 2 dosi da assumere in giorni diversi) da aumentare a intervalli mensili in dosi da 500 µg fin quando non si abbia la risposta ottimale (in genere 1 mg la settimana, media 0,25-2 mg la settimana) con controllo mensile dei livelli della prolattina nel siero; ridurre la dose iniziale e aumentare in modo più graduale se il paziente è intollerante al farmaco; sopra 1 mg la settimana somministrare la dose suddivisa; sono state utilizzate nei pazienti iperprolattinemici dosi fino a 4,5 mg la settimana.
parkinsonismo sezione 4.9.1.
bambini: sotto i 16 anni, uso sconsigliato.
prodotti
dostinex (pharmacia italia)
g/g descrizione principio attivo prezzo ricetta classe ssn
0,5 mg 2 compresse cabergolina (dc.it) € 17,62 rnr a
0,5 mg 8 compresse cabergolina (dc.it) € 57,11 rnr a
> quinagolide
indicazioni: sezione 6.7.1 e posologia.
avvertenze: bromocriptina; prescrivere contraccettivi non ormonali se non si desidera una gravidanza; interrompere nel caso di gravidanza durante il trattamento (consultare uno specialista).
reazioni ipotensive le reazioni ipotensive possono arrecare fastidi ad alcuni pazienti durante i primi giorni di trattamento – controllare la pressione del sangue per alcuni giorni dopo l’inizio della terapia e dopo ogni aumento di dosaggio. È necessaria una particolare cautela quando si è alla guida o si utilizzano macchinari; l’alcol può ridurre la tollerabilità del farmaco.
interazioni: appendice 1 (quinagolide).
controindicazioni: bromocriptina; ipersensibilità al quinagolide (ma non agli alcaloidi della segale cornuta).
effetti indesiderati: bromocriptina (ma l’importanza degli effetti collaterali può differire sezione 6.7.1); inoltre, sincope, anoressia, dolori addominali, diarrea, insonnia, edema, vampate e congestione nasale.
posologia: iperprolattinemia, 25 µg prima di coricarsi per 3 giorni; da aumentare a intervalli di 3 giorni nella misura di 25 µg fino alla dose abituale di mantenimento di 75-150 µg al giorno; per dosi superiori ai 300 µg al giorno, aumentare nella misura di 75-150 µg a intervalli di non meno di 4 settimane.
bambini: uso sconsigliato.