Domanda
In seguito ad un malessere, mio padre (58 anni) è stato portato in pronto soccorso perchè durante la defecazione si era accorto di una notevole presenza di sangue nelle feci. Dalla rettoscopia si era evidenziata la presenza di emorroidi sanginanti e la dottoressa aveva consigliato una pancolonscopia. Successivamente da questa si era evidenziata la presenza di numerosi diverticoli e un polipo peduncolato del diametro di 3 cm, facilmente sanguinante all’altezza della valvola leocecale che è stato subito asportato dopo averne prelevato un campione per l’esame istologico. Ora si aspetta l’esito, ma la paura e la tensione è molta, visto che il medico ha detto di supporre che questo sia maligno. Volevo sapere se le sue supposizioni sono fondate e in base a che cosa ha formulato questa supposizione visto che da quanto ho letto le dimensioni del polipo contano, ma fino ad un certo punto per quanto riguarda la malignità . 2) nel caso il polipo venga valutato come una lesione cancerosa, penso si dovrà intervenire con un resezione di una porzione di colon, ma che aspettative di vita ci sono in seguito a questo intervento?Inoltre il medico parlava di un polipo “alto” (forse come altezza intendeva la distanza dall’apertura anale) e volevo sapere se questo aveva qualche importanza o meno nello stimare la gravità del polipo. Come ultima cosa vorrei sapre a che età mi dovro’ presentare per un controllo vistà l’ereditarietà di tale patologia,in virtu’ del fatto che la mia nonna paterna era stata operata per un polipo intestinale di natura maligna, ma in quel caso non destava preoccupazioni per via dell’età avanzata. Chiedo scusa se sono stato impreciso nel formulare le numerose domande, ma la tensione è tanta cosi’ come la voglia di avere piu’ informazione su tale argomento. Ringrazio in anticipo per la risposta. Cordiali saluti
matteo
Risposta
L’aspetto maligno è dettato, oltre che dalle dimensioni, anche dall’esperienza dell’operatore (utilizzando indicatori quali colore, consistenza, facilità al sanguinamento, ecc.). l’aspettativa di vita è legata non tanto all’intervento in sé, quanto all’eventuale stadiazione della lesione. per quanto la riguarda (compresi gli eventuali altri familiari) è consigliata una colonscopia a partire dall’età di 45 anni