Domanda
Quali sono i limiti anatomici di resecabilità , partendo dall’ano, di una neoformazione maligna del retto?
Se c’è il sospetto di una linfangite neoplastica, quale il trattamento migliore?
Cosa offrono le tecniche laparoscopiche in questi casi?
Grazie.
gilberto
Risposta
I limiti anatomici di resecabilità per eseguire un intervento conservativo, e non demolitivo, se, come crediamo, è questo il senso della domanda, coincidono teoricamente con la riflessione peritoneale, a 7 cm dall’orifizio anale, che delimita la porzione di retto intraperitoneale da quella extraperitoneale, cioè non rivestita da peritoneo.
Questo limite è teorico perchè oggi, con le moderne suturatrici meccaniche, si riesce a ricostruire la canalizzazione intestinale anche in caso di lesioni più basse.
E’ oggi possibile eseguire gli interventi conservativi anche per via laparoscopica.