Domanda
Mio padre il 30 gennaio è stato ricoverato d’urgenza con diagnosi di neoplasia stenosante del colon sinistro. Durante il ricovero è stata eseguita pancolonscopia con biopsie che hanno confermato la natura neoplastica della lesione. Il 1° febbraio è stato sottoposto ad intervento chirurgico di emicolectomia sinistra con ciecostomia di protezione. Il 10 febbraio è stato dimesso. All’esame istologico del pezzo operatorio è risultato trattarsi di adenocarcinoma moderatamente differenziato infiltrante il tessuto adiposo periviscerale, con grande omento, margini di resezione e linfonodi loco-regionali indenni: pT3 N0(10) G2. Il 14 aprile è stato eseguito l’intervento di chiusura della ciecostomia.
La mia domanda è questa: non sono stati prescritti cicli di chemioterapia, e a 3 mesi dal primo intervento ha già fatto il primo controllo dall’oncologo con le analisi del sangue richieste. Siamo sicuri che nonostante quel”moderatamente differenziato infiltrante il tessuto adiposo” per mio padre, che ha 69 anni, non siano necessari, anche per una maggiore sicurezza, dei cicli chemioterapici? Lo dico da profana, ma da figlia in apprensione per il proprio padre, che è un ipocondriaco, e che da un giorno all’altro si è visto piombare addosso una cosa del genere.
VI RINGRAZIO DI CUORE
rossella
Risposta
Dovrebbe rivolgere queste domande direttamente al collega oncologo che ha in cura suo padre