Domanda
Mi sono sottoposta, recentemente, ad un esame endoscopico (colonscopia), ma nonostante l’accurata preparazione (dieta e toilette intestinale), l’esame è stato condotto fino al passaggio retto sigma a causa di stretta angolatura e presenza di abbondanti residui fecali. Vista la situazione, il medico che ha eseguito la colonscopia mi ha consigliato di effettuare ulteriori indagini con diagnostica per immagini (colontac). Gentilmente, Vi chiedo: perchè non mi è stato suggerito di ripetere la colonscopia, magari modificando la fase preparatoria al fine di pulire adeguatamente l’intestino? Forse la colonscopia non è fattibile a causa del mio intestino tortuoso e ciò a prescindere dall’avvenuta buona pulizia? In che cosa si differenzia la colontac rispetto alla colonscopia invasiva? Concludo informandoVi sulla mia età : 35 anni, con bisnonno paterno, nonno paterno e padre colpiti da adenocarcinoma al colon. Grazie per l’attenzione che vorrete riservarmi. Paola
Paola
Risposta
Si, ritengo che l’enoscopista Le abbia suggerito la colontac perchè ritiene che sia difficile andare oltre il rettosigma. Lei può sottoporsi a clisma opaco, che è l’esame trdizionale della rodiologia od effettuare una colontac che è un esame tac, non invasivo ed innovativo. L’esame richiede una TAC multistrato con un programma per la ricostruzione tridimensionale delle immagini: è un esame di diagnostica sperimentale che verosimilmente nel tempo sostituirà colonscopia e clisma opaco