Domanda
Salve vorrei chiedervi un consiglio perchè non so più da che parte girarmi. Sono sempre Lucia e ho 27 anni. Ho cominciato a soffrire di disturbi con il ciclo ancora 3 anni fa dopo aver smesso di prendere la pillola, la quale è stata assunta per circa 1 anno. La pillola ho cominciato a prenderla dopo il parto. I disturbi con il ciclo erano diarrea e nausea, ma dopo aver smesso di prendere la pillola non avevo il ciclo regolare, ma i disturbi li avevo comunque a fine mese. Ho interpellato 2 gastroenterologi i quali sostengono che soffro di colon irritabile\colite nervosa. Il problema è peggiorato negli ultimi 2 mesi perchè ho scariche diarroiche tutti i giorno, a volte anche dissenteria e devo prendere il dissenten per bloccarla. Mi capita solo al mattino, mi viene forte mal di pancia e poi devo andare in bagno. La cosa è peggiorata quando 2 mesi fa ho assuto il Progefik. Ho fatto vari esami del sangue, tra cui la celiachia, pcr, emocromo con formula, prove allergiche alimentari, coprocolture varie, eco completa addominale, a giugno dell’anno scorso ho fatto anche ricerca sangue occulto nelle feci 3 camopioni negativi. HO provato vari fermenti, ora sto assumendo il codex,2 volte al giorno ma con scarsi risultati e ho provato a prendere il Duspatal ma invano. L’ultimo gastroenterologo mi ha detto di provare il levopraid, perchè secondo tutti i medici che ho interpellato il mio è un fatto psicologico. Ho perso 6 Kg da quando vado in bagno e sono sempre stanca. Io vorrei fare la colonscopia, voi me la consigliate? Non so più cosa fare perchè nessun farmaco migliora la mia situazione.
Aiuto.
lucia saccomandi
Risposta
La sindrome dell’intestino irritabile è una malattia curabile ma non guaribile; non mi meraviglio quindi della sua storia. Sicuramente i farmaci sono ben poco attivi. Meglio le norma di vita (dieta ricca in fibre e liquidi, abolizione del latte e dei suoi derivati freschi tipo gelati o ricotta, attività fisica) Antispastici, fermenti lattici ed antidiarroici possono migliorare temporaneamente i sintomi. Lei non presenta sintomi d’allarme per cui la coloscopia non sembrerebbe necessaria, a meno che non continui il dimagrimento (ma lei mangia?).