Domanda
Salve a tutti, sono un ragazzo di 25 anni e scrivo perchè preoccupato per mia madre, alla quale è stato diagnosticato un adenocarcinoma intraepiteliale nel contesto di adenoma tubulo-villoso con displasia di grado elavato (neoplasia intraepiteliale di alto grado). Margine di resezione non valutabile (A1). Si consigliano ulteriori indagini. Questo è quello che riposta l’esame macroscopico (neoformazione polipoide di 1,20×0,8×0,7 cm A1) del referto istologico. Lo abbiamo scoperto non da una sintomatologia, ma da uno screening di prevenzione, trovando del sangue occulto nelle feci. Il prof. ha un carattere molto chiuso e non è mai esaustivo nelle risposte e conseguentemente lascia preoccupazioni. Non ho ben capito, ma sembra stia cercando di evitare l’intervento chirurgico e mi sembra strano. Anche se ci volesse vorrei sapere la gravità della situazione e le probabilità di sopravvivenza. Insomma, se a questo livello è possibile guarire… Intanto mia madre è sotto shock ed è entrata in depressione, ecco perchè mi rivolgo a voi, sperando di trovare risposte per prendere un tipo di atteggiamento nei sui confronti. Per adesso non so quale adottare poichè non conosco la reale situazione. Confido in voi per una risposta quanto prima possibile e soprattuto sincera. Sono molto in ansia e non so davvero più che pensare. Grazie anticipatamente per la vostra attenzione e del tempo che vorrete dedicarmi nel ripondermi. Riccardo
Riccardo
Risposta
La risposta istologica è confortante. Si tratterebbe di un polipo cancerizzato, ma non invasivo. In presenza di una tale istologia favorevole l’intervento chirurgico non sarebbe necessario. L’unica incognita, che non si evince dai dati inviati, è il margine di resezione "non valutabile". La risposta istologica andrebbe integrata con i dati della polipectomia (morfologia del polipo e asportazione radicale o meno). Per maggior sicurezza si può rivolgere ad uno dei Centri di Riferimento presenti nell’elnco del sito. Cordiali Saluti