Domanda
Ho ricevuto la vostra risposta alla mia domanda dal titolo “chemioterapia” del 10/07/05. Non ho capito bene se le possibilità di sopravvivenza sono “decisamente basse” senza fare la chemio o nonostante si faccia la chemio? Si possono quantificare in base alle statistiche? Che attendibilità hanno i marker tumorali tornati normali? E’ bene che anche le figlie (37, 39 e 44 anni) facciano il test del sangue occulto nelle feci ed eventualmente la colonscopia a scopo preventivo? Quanto è importante la familiarità nel cancro del colon? Assumere ascorbato di potassio è a vostro parere utile per migliorare l’evoluzione della malattia?
Ancora grazie.
elisabetta
Risposta
Purtroppo in un caso avanzato di tumore del colon, anche operato radicalmente, la possibilità che nonostante la chemioterapia vi sia una recidiva del tumore nel peritoneo nel fegato o in altri organi è abbastanza alta, sicuramente superiore al 50%. il fatto che i markers siano attualmente normali è di sicuro un fatto positivo e questi serviranno, insieme ad altri esami strimentali, per monitorare una possibile ripresa della malattia. consiglierei ai figli, almeno di eseguire annualmente il sangue occulto ma preferibilmente di sottoporsi ad un esame colonscopico dopo i 40 anni pur non valutando il rischio familiare, nel vostro caso, molto elevato (la mamma si è ammalata in tarda età e a quanto mi pare non ci sono altri casi in famiglia. per ora non ci sono evidenze univoche che qualunque terapia preventiva farmacologica sia utile a prevenire il cancro del colon anche se alcuni studi sembrano indicare un effetto favorevole della terapia continua con aspirina e antinfiammatori non steroidei (tuttavia queste terapie non sono ancora consigliabili al di fuori di studi controllati)