Domanda
Gentile esperto,
un mese fa mi hanno asportato due polipi e riporto di seguito la diagnosi dell’esame istologico:
MATERIALE INVIATO
A) Biopsia sigma (polipo peduncolato circa 1.5 cm)
B) Biopsia rettale (minuto polipo sessile)
DESCRIZIONE MACROSCOPICA
A) Tre frammenti di diametro massimo 1.0 cm in toto
B) Un frammento biancastro di diametro massimo 0.3 cm in toto (AF)
DIAGNOSI
A) Adenoma tubulo-villoso sede di displasia epiteliale di altro grado e di focolaio di carcinoma intraepiteliale (Cat. 4, Revised Vienna Class. 2002), peduncolo libero da neoplasia.
B) Polipo iperplastico
Ho 41 anni e nessun episodio di CRC in famiglia.
A questo punto ci sono tre correnti:
1) I chirurghi dicono che è comunque meglio effettuare una resezione colica per mettersi al sicuro.
2) I gastroenterologhi che hanno effettuato polipectomia dicono che è sufficiente un follow-up serrato, tanto che tra un mese ho una nuova colonscopia.
3) Gli oncologi stanno un po’ nella prima corrente un po’ nella seconda.
Ma io a chi devo dare retta? E’ vero che la contaminazione dei linfonodi in questa situazione è impossibile? Quale è la reale possibilità che alcune cellule neoplastiche siano entrate in circolo mediante la circolazione sanguigna? Ed in quest’ultimo malaugurato caso, a cosa servirebbe la resezione colica?
Io propenderei per vedere come si è evoluta la situazione con la prossima colonscopia dei primi di ottobre, e poi decidere se fare la resezione oppure no.
La prego mi dia un suo parere chiaro, se lei fosse nei miei panni cosa farebbe, quali delle due correnti principali abbraccerebbe?
Saluti
Freak
Risposta
Egr. signore,
l’asportazione endoscopica è stata radicale e pertanto sono opportuni dei controlli. cordiali saluti
il comitato scientifico