Domanda
A mio padre di 87 anni il 14/04/04 ha fatto una TAC torace/addome/pelvi con questi risultati:
TAC TORACE CON MEZZO DI CONTRASTO.
A destra, a carico del lobo superiore in sede mediotoracica antero-laterale periferica ed apparentemente interscissurale, presenza di formazione nodulare del diametro massimo di circa 1,5 cm, a margini finemente spiculari e con tralci di congiunzione pleurica e parailare, di possibile riferimento a lesione primitiva.
In sede basale immediatamente adiacente alla cupola diaframmatica destra si apprezza altra formazione nodulare, tondeggiante a margini netti del diametro massimo di circa 1,5 cm, compatibile con lesione secondaria.
Non apprezzabili alterazioni parenchimali focali a sinistra.
Presenza di modesta quota di versamentopleuricoa destra.
Non evidenti linfonodi significativamente aumentati di volume o masse in sede ilo-mediastinica
TAC ADDOME SUPERIORE CON MEZZO DI CONTRASTO
Non apprezzabili alterazioni densitometriche a carico del fegato fatta eccezzione per formazione ipodensa a margini netti, sub-centimetrica, in corrispondenza del IV segmento, riferibile in prima ipotesi a formazione cistica.
Milza modicamente aumentata di volume, a densità omogenea. Nulla da rilevare a carico del pancreas, dei surreni e del rene sinistro; rene destro marcatamente idronefrotico e con quota parenchimale residua nettamente assottigliata ma che presenta ancora effetto nefrografico.
Evidenti dilatazione dell’uretere di destra sino al tratto pelvico ove risulta inglobato in una massa espansiva di origine rettale.
Anche i vasi iliaci di destra appaiono inglobati nel tessuto neoformato che anteriormente infiltra la parete postero-laterale destra della vescica con associato grossolano aggetto endoluminale.
La lesione espansiva presenta densita disomogenea per aree ipodense di tipo colliquativo al suo interno e dimensioni di circa 7 x 5 cm con estensione longitudinale di circa 8 cm.
Non evidenti tumefazioni linfonodali in sede lombo-aortica.
Dimenticavo è stato operato 08/12/03 per blocco intestinale senza rimozione del tumore (perchè ritenuto inoperabile) con colostomia.
Volevo sapere gentilemente come è la situazione a suo giudizio molto compromessa o ci sono speranze? L’oncologo si mostra ottimista visto l’ottima salute di cui gode mio padre (mangia ed è autonomo) hanno detto che ha una buona aspettativa di vita (è chiaro a 87 anni), non so se me lo hanno detto per incoraggiarmi o se lo pensavano veramente.
Attualmente ha fatto 3 cicli di xeloda 500 con marker ca19-9 149 e cea 8,3 (molto diminuiti dall’inizio)e credo dovrà proseguire.
Volevo sapere se l’oncologo con questa terapia mira a sconfiggere il tumore o solo a tenerlo sotto controlloe quindi a farlo vivere il più a lungo possibile?
E’ possibile guarire da questa situazione solo con la chemio e eventualmente con la radioterapia?
Potrebbe se il tumore si riduce (con chemio e radio)essere operato in un secondo tempo per la rimozione del tumore al retto?
Preoccupa quello ai polmoni o si può debellare con lo xeloda?
Al fegato sembrano non esserci metastasi, come si può proseguire con la terapia per evitare che si formino?
grazie in anticipo per la vostra gentilezza
maurizio
maurizio
Risposta
LA SITUAZIONE SEMBRA MOLTO COMPROMESSA. SCONSIGLIO QUALSIASI INTERVENTO SE NON PALLIATIVI, PERALTRO GIA’ FATTI.